"Istruzioni per poeti e pittori" di Lawrence Ferlinghetti, traduzione di Giada Diano

“ISTRUZIONI PER POETI & PITTORI”

Lawrence Ferlinghetti

 

Ho chiesto a un centinaio di pittori e a un centinaio di poeti

come dipingere la luce del sole

sul viso della vita

Le loro risposte sono state ambigue e ingenue

come se stessero tutti proteggendo segreti commerciali

Mentre a me sembra

che tutto quello che dovete fare

è concepire il mondo intero

e tutta l’umanità

come una specie di opera d’arte

un’opera d’arte in un luogo specifico

un progetto d’arte del dio della luce

la terra intera e tutto ciò che è in essa

da dipingere con luce.

 

E la prima cosa che dovete fare

è cancellare con una mano di vernice la pittura post-moderna

e la cosa successiva è dipingere voi stessi

con i vostri colori veri

con i colori primari

così come li vedete

(senza sbiadirli)

dipingetevi come vi vedete

senza trucco

senza maschere

Poi dipingete le persone e gli animali che preferite

con il vostro pennello caricato di luce

e assicuratevi di avere la giusta prospettiva

e non fingete

perché una linea falsa conduce a un’altra.

 

E poi dipingete le colline alte

quando il sole le colpisce all’inizio

in una mattina d’autunno

Con la vostra spatola

appoggiate su esse

le foglie giallo cadmio

le foglie ocra

le foglie vermiglie

di un autunno del New England

E dipingete la luce fantasma delle notti d’estate

e la luce del sole di mezzanotte

che è la luce della luna

E non cancellate con una mano di vernice

le ombre create dalla luce

perché senza chiaroscuro otterrete dipinti poco profondi.

Quindi dipingete anche gli angoli bui

ovunque nel mondo

tutti i luoghi e le menti e i cuori nascosti

che la luce non raggiunge mai

tutte le cave dell’ignoranza e della paura

le fosse della disperazione

le paludi dello sconforto

e scrivete chiaro su esse

“Abbandonate ogni disperazione, voi che entrate”

 

E non dimenticate di dipingere

tutti coloro che hanno vissuto la propria vita

come portatori di luce

Dipingete i loro occhi

e gli occhi di ogni animale

e gli occhi di donne bellissime

ricordate solo per la perfezione dei loro seni

e gli occhi degli uomini e delle donne

conosciuti solo per la luce delle loro menti

Dipingete la luce dei loro occhi

la luce di una risata illuminata dal sole

la canzone degli occhi

la canzone degli uccelli in volo

 

E ricordate che la luce è dentro

se è da qualche parte

e dovete dipingerla dall’interno

Cominciate con purezza

con il bianco puro

con il bianco puro del gesso

con il bianco puro del bianco cadmio

con il bianco puro della biacca

le tele vergini pure

la vita pura con cui tutti cominciamo

 

Turner ha dipinto la luce del sole

con la tempera al rosso d’uovo

(che si è dimostrata instabile)

e Van Gogh lo ha fatto con la follia

e il sangue del suo orecchio

(anch’esso instabile)

e gli impressionisti lo hanno fatto

non utilizzando mai il nero

e gli espressionisti astratti lo hanno fatto

con la vernice bianca

Ma voi potete farlo con il pigmento puro

(se riuscite a scoprirne la formula)

della vostra vera luce

Ma prima di sferrare il primo colpo

sulla tela vergine

ricordate la sua fragilità

la fragilità estrema della vita

e ricordate la sua innocenza

la sua innocenza originaria

prima di sferrare il primo colpo

 

O magari non sferratelo mai

E lasciate che la luce fuoriesca

la luce interiore della tela

la luce interiore dei modelli in posa

negli studi dal vivo

la luce interiore di ognuno

lasciate che fuoriesca come un pentimento

la luce che è stata cancellata

la vita che è stata cancellata così tante volte

lasciate che risalga in superficie

l’immagine cancellata della vita originaria sulla terra

 

E quando avete terminato il vostro dipinto

arretrate attoniti

arretrate e osservate

la vita sulla terra che avete creato

la vita illuminata sulla terra

che avete creato

un nuovo mondo splendido.

 

                                      (trad. Giada Diano)

Credit: Pubblicato su: "Lawrence Ferlinghetti - 60 anni di pittura-60 years of painting", a cura di Giada Diano e Elisa Polimeni,  Silvana Editoriale , Milano 2010